Con l’”Indice di Liquidità Corrente” o “Current ratio” completiamo l’analisi di liquidità della tua impresa.

L’indice evidenzia la capacità dell’azienda a far fronte ai debiti a breve con la liquidità immediata e con le attività finanziarie ed economiche (scorte).

Si ottiene con la seguente formula:


Capitale circolante
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Passività correnti


A differenza del “Quick Ratio” che abbiamo visto essere un indice che esprime la capacità dell’azienda di affrontare i pagamenti a breve (passività correnti) con le disponibilità finanziarie e liquide o trasformabili velocemente in denaro (denaro disponibile in cassa o in banca, assegni e cambiali, crediti a breve), il “Current Ratio” è meno “severo”, perché contempla la possibilità, in caso di difficoltà finanziarie, di darsi il tempo di liquidare il magazzino.

Poiché, però, tra le rimanenze potrebbero essere anche quote di merci che andrebbero considerate come attività immobilizzate perché costituenti lo stock minimo, queste andrebbero detratte.

Allo stesso modo, al denominatore andrebbero detratti dalle passività correnti i debiti a breve verso banche equiparati a debiti a media-lunga scadenza perché continuamente rinnovati.

Il quoziente è comunque importante perché se analizzato nel tempo, laddove il valore dell’indice si mantenesse stabile, rivelerebbe una crescita proporzionata ed omogenea tra attività e passività.

Un valore di Current ratio è maggiore di 2 descrive in una situazione ottimale;

Anche un valore tra 1,5 e 1,7 rappresenta una situazione soddisfacente;

Un ratio inferiore ad 1,25 segnala una situazione da monitorare;

Un valore minore di 1 segnala un chiaro squilibrio finanziario.