Il c.d. “Quick Ratio” è un indice di liquidità finanziaria che esprime la capacità dell’azienda di affrontare i pagamenti a breve (passività correnti).

La formula con cui si determina è:

Liquidità immediate + differite
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Passività correnti

Al numeratore vanno poste le disponibilità finanziarie e liquide o trasformabili velocemente in denaro (denaro disponibile in cassa o in banca, assegni e cambiali, crediti a breve), a denominatore i debiti correnti, cioè quelli in scadenza entro l’anno.

Se il risultato è maggiore di 2 siamo solitamente in presenza di una situazione di eccessiva liquidità.

Un rapporto minore di 1 raffigura una situazione di tranquillità finanziaria.

Anche un indice compreso tra 0,50 e 1 rappresenta una situazione soddisfacente.

Un indice minore di 0, rappresenta, invece, uno squilibrio finanziario, perché l’impresa non è in grado di pagare i propri debiti a breve con le proprie liquidità.

Nella valutazione dell’indice si deve tener presente che al denominatore del rapporto figurano anche i debiti verso banche ordinarie costituiti da scoperture in c/c. Questo tipo di credito costituisce una sorta di finanziamento permanente per l’azienda, in quanto le banche rinnovano continuamente il loro credito.

Un’avvertenza.

Questo indice potrebbe essere falsato da valori stagionali o dal fatto che esso fa riferimento solo alle entrate e alle uscite a breve scadenza e rispondenti alle operazioni in corso alla data di chiusura. Quindi, anche nei casi sia superiore a 2 e quindi rilevi una posizione di assoluta tranquillità finanziaria, non esprime compiutamente la situazione finanziaria, perché l’impresa potrebbe risultare in una situazione di assoluta tranquillità con riferimento al 31 dicembre, ma aver sperimentato difficoltà, ad esempio, ad agosto.

Lo stesso dicasi nel caso in cui l’indice sia inferiore a 0,33, cioè quando evidenzia una situazione di squilibrio.

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