Se avete deciso di ricorrere a un prestito bancario, dovrete dimostrare, innanzitutto a voi stessi, d’essere in grado di pagare gli interessi con l’utile operativo.
Un modo classico di rovinarsi, per molte piccole aziende, è indebitarsi per far fronte alle perdite operative e agli interessi dei vecchi debiti. Così l’indebitamento cresce sempre di più, con effetti devastanti per la redditività e per la solvibilità dell’azienda. La situazione diventa presto più complicata di quanto non fosse inizialmente…
Se la vostra azienda soffre in permanenza d’una scarsità di capitale circolante, ma realizza comunque un certo utile, allora può davvero essere il caso di ricorrere ad un prestito a medio termine. Dovrai, però, dimostrare che ne trarrai maggiori utili in misura molto superiore all’onere che deriva dal nuovo indebitamento. Spesso un modesto prestito che incrementi il capitale circolante fa superare all’azienda un intoppo transitorio e le consente di fare utili assai maggiori che in passato.
Ricorda, però, che un prestito da restituire in qualche anno, con rate mensili, pesa sensibilmente sulle spese generali. Se l’azienda non genera ulteriori utili in misura sufficiente a far fronte a questi oneri, con un margine del 50% almeno, o meglio del 100%, allora occorrerebbe, se possibile, aumentare il capitale proprio, invece che ricorrere all’indebitamento.
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Paolo Battaglia - author
Paolo Battaglia, è laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Messina, con Master in Business Administration presso la Central Connecticut State University, ICAEW Sustainability Certificate, IIEEL Certified ESG Professional (CESG Pro-Associate Level), Dottore Commercialista, Revisore Legale e ICAEW Chartered Accountant (Institute of Chartered Accountants in England and Wales), membro della ICAEW Financial Reporting Faculty e della ICAEW Corporate Finance Faculty, con 25 anni di esperienza in Italia e all’estero nel guidare la crescita organizzativa, finanziaria e i processi aziendali delle PMI.
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