Il Capitale Circolante Netto (CCN) indica il saldo tra il Capitale Circolante e le Passività Correnti.
In generale, quando le passività a breve risultano coperte oltre che dalle liquidità immediate e differite anche da quella parte delle rimanenze che possano essere vendute senza intaccare la cosiddetta scorta di sicurezza, siano in una situazione ideale cui ogni azienda dovrebbe tendere.
Quando il CCN è maggiore di 0 siamo, quindi, in una situazione di equilibrio.
Infatti abbiamo più risorse liquide (o, comunque, facilmente liquidabili nel breve periodo) rispetto agli impegni in scadenza nello stesso periodo.
Quando il CCN è, invece, minore di 0, la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa non è ottimale perché la copertura degli investimenti fissi avviene in parte con fonti di finanziamento a breve termine.
Se tuttavia si depurano i debiti a breve dai debiti verso le banche, che possono essere considerati debiti permanenti, ancorché di breve termine, per il rinnovo continuo dei prestiti alla scadenza, si giunge a valori spesso diversi del capitale circolante netto, anche positivi:
La formula diventa, in questo caso:
Dopo aver esaminato in questo e nei 2 post precedenti il significato dei tre indicatori di margine più importanti per l’analisi della liquidità, che restituiscono importi in valori assoluti, possiamo trarre le prime considerazioni su come debba essere strutturato il capitale d’impresa.
Per una struttura perfettamente bilanciata occorre che:
* (Liquidità Immediate + Liquidità Differite) – Passività Correnti siano maggiori di 0.
* Capitale Circolante Netto sia maggiore delle Passività Correnti
* Capitale Proprio sia maggiore delle Attività Immobilizzate
Nei prossimi post vedremo alcuni indici finanziari che ci aiuteranno ad analizzare la situazione dell’impresa in termini non più assoluti ma relativi, consentendoci, quindi, di fare raffronti con altre aziende o con l’andamento della nostra stessa azienda negli anni.
Paolo Battaglia - author
Paolo Battaglia, è laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Messina, con Master in Business Administration presso la Central Connecticut State University, ICAEW Sustainability Certificate, IIEEL Certified ESG Professional (CESG Pro-Associate Level), Dottore Commercialista, Revisore Legale e ICAEW Chartered Accountant (Institute of Chartered Accountants in England and Wales), membro della ICAEW Financial Reporting Faculty e della ICAEW Corporate Finance Faculty, con 25 anni di esperienza in Italia e all’estero nel guidare la crescita organizzativa, finanziaria e i processi aziendali delle PMI.
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