Così come abbiamo visto per le aziende, anche per le finanze familiari, soprattutto a causa di abitudini compulsive di spesa, ci si può trovare in condizioni di sovraindebitamento.
Come uscirne?
Un approccio è il seguente:
Metodo 1
- ordina i tuoi debiti in ordine decrescente di tasso d’interesse, dal debito con il più alto tasso a quello a tasso minore
- sottrai alle tue abituali spese mensili un certo importo dei tuoi introiti per pagare i debiti
- con questa somma rimborsa il minimo possibile di tutti gli altri debiti, tranne quello con il tasso d’interesse più alto
- destina ogni ulteriore euro che risparmi o che entra fuori programma alla riduzione del debito con il tasso maggiore
- quando questo debito dal tasso più alto è estinto, non modificare l’importo mensile che destinavi all’estinzione dei debiti, ma destina tutto quel che puoi alla riduzione del successivo debito con il più alto tasso d’interesse.
In questo modo, nel lungo termine, avrai pagato il minimo importo in interessi passivi.
Quando, però, il debito con il tasso d’interesse più alto è anche il debito di importo maggiore, per alcuni sembrerà di voler svuotare il mare con un cucchiaino e ci si potrà arrendere presto, prima di vedere significativi risultati.
In questo caso, chi si scopra facilmente scoraggiabile potrà trovare più opportuno adottare un altro approccio.
La strategia è simile a quella su esposta, però, invece di aggredire per primo il debito a più alto tasso d’interesse, va ridotto per primo il debito di minore importo, perché, eliminando diversi debiti in rapida successione, si avrà la sensazione di aver ripreso in mano il pieno controllo della propria situazione finanziaria, trovando, ora, più semplice aggredire debiti più grossi e di più lento smaltimento.
L’approccio “palla di neve”, per dirla con Dave Ramsey, è il seguente:
Metodo 2
- ordina i tuoi debiti in ordine crescente di importo
- sottrai alle tue abituali spese mensili un certo importo dei tuoi introiti per pagare i debiti
- con questa somma rimborsa il minimo possibile di tutti gli altri debiti, tranne quello con l’importo minore
- destina ogni ulteriore euro che risparmi o che introiti fuori programma alla riduzione dello stesso debito di importo minore, fino alla sua estinzione
- quando il debito minore (per importo) è estinto, non modificare l’importo mensile che destinavi all’estinzione dei debiti, ma destina tutto quel che puoi alla riduzione del successivo debito di più piccolo importo
Questo secondo approccio può apparire economicamente meno efficace per via del fatto che, nel lungo termine, comporterà costi maggiori in termini di interessi passivi, almeno sulla carta. Però, in quanto esseri umani, siamo creature complesse. E sappiamo bene quanto stretti siano i rapporti tra denaro, abitudini di spesa, comportamenti psicologici e percezione individuale del tempo.
Molti di noi sanno esattamente cosa si dovrebbe fare in una data corcostanza, ma troviamo, poi, difficile perseguire le scelte corrette. Se fossimo davvero razionali non accumuleremmo troppi debiti per semplici consumi.
Spesso può servire a poco dire ad una persona indebitata per motivi irrazionali di seguire un piano di risanamento che minimizzi gli interessi passivi, scelta razionale.
La cosa più importante da fare è, invece, creare un rinforzo psicologico che è esattamente quel che fa il sistema “palla di neve”.
Paolo Battaglia - author
Paolo Battaglia, è laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Messina, con Master in Business Administration presso la Central Connecticut State University, ICAEW Sustainability Certificate, IIEEL Certified ESG Professional (CESG Pro-Associate Level), Dottore Commercialista, Revisore Legale e ICAEW Chartered Accountant (Institute of Chartered Accountants in England and Wales), membro della ICAEW Financial Reporting Faculty e della ICAEW Corporate Finance Faculty, con 25 anni di esperienza in Italia e all’estero nel guidare la crescita organizzativa, finanziaria e i processi aziendali delle PMI.
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Uhm, io propendo per il secondo metodo. Anche quando ero a scuola mi sentivo più motivata togliendomi prima i compiti più veloci. Però è interessante anche il primo metodo. C’è una regola per l’importo del tuo reddito da mettere da parte?
Ciao Marina. Molto dipende dal reddito e da quanto riesci a risparmiare. Ciò detto una regola pratica vuole che il 10% del guadagnato andrebbe sempre risparmiato. Se il debito è alto, e il reddito lo consente, puoi provare ad elevare l’importo. E’ facile rendersi conto che parlare di percentuali è molto relativo, ma aiuta a imporre a se stessi (e alla propria famiglia) l’accantonamento a riserve che altrimenti non riusciremmo mai a creare se non le rendiamo numericamente determinabili. Dirci “devo mettere qualcosa da parte” è tanto generico che ci rende meno colpevoli se poi spendiamo tutto 🙂