Il 17 febbraio 2023, con il Decreto Dirigenziale Generale n. 188, è stato approvato lo schema di Avviso pubblico per la Misura di agevolazione chiamata “Ripresa Sicilia”.

La misura si rivolge alle Piccole e Medie imprese (sono escluse le Microimprese), con sede legale o operativa in Sicilia, sia in forma singola che con l’adesione di altre imprese, fino a un massimo di tre, e che intendono realizzare un programma di spesa nel territorio della Regione Siciliana.

Si fa presente qui che valgono le seguenti definizioni:

Microimpresa.
E’ definita micro l’impresa che:

a) ha meno di 10 occupati

b) ha un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro.

Piccola impresa.
E’ definita piccola l’impresa che:

a) ha un numero di occupati compreso tra 10 e di 49 persone

b) ha un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.

Media impresa.
E’ definita media l’impresa che:

a) ha meno di 250 occupati

b) ha un fatturato annuo che non supera i 50 milioni di euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.

Sono esclusi, inoltre, i soggetti che svolgono esclusivamente o prevalentemente un’attività afferente ai settori esclusi dall’articolo 13 del Regolamento GBER, dall’Allegato 1 del Trattato U.E., nonché dall’articolo 77 della L.R. 9/2021. (1)

L’importo delle risorse dedicate ammonta a 36.000.000,00 euro.

Sono ammessi programmi di spesa che non siano inferiori a 400.000 euro e non superino i 5.000.000 di euro.

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Il bando di finanziamento propone agevolazioni che includono sia un finanziamento agevolato che un contributo a fondo perduto.

L’ammontare del contributo a fondo perduto varia in funzione delle dimensioni dell’impresa, ovvero il 40% della spesa ammissibile per le piccole imprese e il 30% per le medie imprese e l’agevolazione concessa non può superare il 75% della spesa ammissibile. Inoltre, deve rientrare entro i limiti dell’intensità massima di aiuto indicati nel Regolamento UE 651/2014 e nella Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia 2022-2027. (2)

Il beneficiario deve cofinanziare un importo non inferiore al 25% della spesa ammissibile attraverso mezzi propri e/o finanziamento bancario non agevolato.

L’aiuto verrà concesso tramite procedura valutativa e fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili: quindi no click-day (finalmente!) e i progetti saranno valutati nel merito (auspicabilmente).

L’agevolazione consiste in una combinazione di un finanziamento agevolato a tasso zero con una durata massima di 12 anni e di un contributo a fondo perduto.

Le imprese devono possedere i seguenti requisiti al momento della presentazione della domanda di agevolazione:

  • Essere PMI, in conformità con la definizione fornita nella raccomandazione U.E. n. 2003/361/CE e negli articoli 1 e 2 dell’allegato 1 del regolamento U.E. 651/2014.
  • Essere iscritte al Registro delle imprese e attive con sede legale e/o operativa in Sicilia.
  • Essere in regime di contabilità ordinaria e avere almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle Imprese dello Stato di residenza, oppure aver presentato almeno due dichiarazioni dei redditi nel caso di imprese individuali o società di persone.
  • Essere in regola con il pagamento degli oneri contributivi ed assistenziali e non avere debiti erariali.
  • Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non essendo sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata.
  • Essere in regola con la normativa antimafia di cui al D.Lgs. 159/2011 (Codice antimafia) e non avere alcuna causa di esclusione di cui all’art. 80 comma 1 D.Lgs. 50/2016 a carico dei soggetti di cui al comma 3 dell’art. 80 D.Lgs. 50/2016.
  • Non essere stati destinatari, nei tre anni precedenti alla data di pubblicazione dell’Avviso, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni o dell’obbligo di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Sicilia, per accertata grave negligenza nella realizzazione degli investimenti e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa, per carenza dei requisiti essenziali, per irregolarità della documentazione prodotta, comunque imputabile al soggetto beneficiario, e non sanabile, oltre che per indebita percezione, accertata con provvedimento giudiziale, e, in caso di aiuti rimborsabili, per mancato rispetto del piano di rientro;
  • Non trovarsi già in difficoltà in base alla definizione di cui all’art. 2, punto 18 Reg UE 651/2014;
  • Non far parte del medesimo gruppo giuridico di altra impresa partecipante al procedimento, a norma degli articoli 2359 e 2497 e seguenti C.C.;
  • Non incorrere nella incapacità di contrattare con la Pubblica Amministrazione.

Le domande possono essere presentate per via telematica attraverso la piattaforma https://incentivisicilia.irfis.it/ dal 5 aprile al 27 aprile 2023. La modulistica sarà disponibile dal 28 febbraio 2023 sulla piattaforma Irfis.

Per qualunque informazione o per essere assistiti nella produzione del progetto, contattateci:

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(1)
L’articolo 13 del Regolamento GBER (General Block Exemption Regulation) elenca i settori esclusi dall’applicazione del regime di aiuti di Stato. Questi settori includono, ad esempio, le attività legate alla pesca e all’acquacoltura, le attività connesse alla produzione e commercializzazione di prodotti agricoli primari, i trasporti di merci e persone, l’edilizia residenziale e altri settori specifici.
L’Allegato 1 del Trattato U.E. contiene l’elenco degli aiuti di Stato soggetti a notifica obbligatoria alla Commissione europea, ma non esclude specifici settori dal ricevere aiuti di Stato.
Infine, l’articolo 77 della L.R. 9/2021 riguarda la disciplina degli aiuti di Stato a finalità regionale in Sicilia, e stabilisce che non sono ammissibili aiuti di Stato a favore di imprese che operano nei settori esclusi dall’articolo 13 del Regolamento GBER e dell’Allegato 1 del Trattato U.E.
 
(2)
La Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia 2022-2027 stabilisce i limiti dell’intensità massima di aiuto in base alla classificazione NUTS delle regioni. In particolare, per la regione Sicilia, la Carta prevede un limite massimo dell’intensità dell’aiuto del 50% per le PMI.
Il Regolamento UE 651/2014 stabilisce i limiti dell’intensità massima di aiuto in base alla classificazione NACE degli ambiti economici. Il limite massimo dell’intensità dell’aiuto dipende dal tipo di impresa, dalla dimensione dell’impresa, dal settore di attività e dalla regione in cui l’impresa è situata.
Tuttavia, per le PMI situata nelle regioni dell’obiettivo della convergenza (tra cui la Sicilia), l’intensità massima di aiuto è generalmente del 50% per investimenti materiali e immateriali, del 70% per ricerca e sviluppo e del 85% per le spese per formazione. Tuttavia, ci sono alcune deroghe e alcune eccezioni a questi limiti, che dipendono dalla natura del progetto e dal settore di attività.