La tanto attesa proroga dei termini per la Voluntary Disclosure è arrivata proprio all’ultimo giorno utile, dopo un Consiglio dei Ministri di appena 15′. I contribuenti potranno inviare le istanze entro il 30 novembre e la relazione e gli altri documenti allegati potranno essere inviati entro il 30 dicembre 2015.
Il Governo da un lato va così incontro alle pressanti richieste da parte delle categorie professionali di ottenere tempo per via della complessa opera di analisi e collazione documentale prevista dalla procedura, e dall’altro punta a fare cassa allargando la platea dei contribuenti che presenteranno istanza.

Dal 2 settembre è anche in vigore la norma sul raddoppio dei termini di accertamento che prevede la non punibilità penale per i reati commessi in relazione ai capitali oggetto di emersione con la Voluntary Disclosure, non ancora prescritti ma soggetti a prescrizione fiscale perché commessi prima del 2009.

Sembra davvero l’ultima chiamata alle armi da parte del Governo nei confronti dei contribuenti che intendono regolarizzare la propria posizione fiscale in relazione ad attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero.

Paolo Battaglia 

Dottore Commercialista in Ragusa e ACA Chartered Accountant (ICAEW) a Londra

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