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Con questa quarta parte completiamo la nostra sintetica rappresentazione degli IFRS per le PMI.

Ricordiamo che gli IFRS per le PMI (IFRS for SMEs) sono principi che incorporano i principi contabili basati sui c.d. Full IFRS, ma che sono stati semplificati per soddisfare gli obiettivi anche delle PMI, rimuovendo alcuni trattamenti contabili previsti nei Full IFRS ed eliminando elementi e requisiti informativi che non sono in genere rilevanti per le piccolo e medie imprese.

I Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS nascono dall’esigenza di fornire un linguaggio standard comune nel mondo degli affari, un modo pe rendere le contabilità aziendali comprensibile e comparabile anche fuori dai confini nazionali e sono particolarmente importanti per le società che operano in più Paesi.

Le PMI che redigono il bilancio utilizzano gli IFRS per le PMI, cioè facendo riferimento alla conformità del bilancio agli IFRS per le PMI, avranno migliori opportunità di accesso ai al credito o a capitali d’investimento proprio perché viene loro riconosciuto un plus a livello internazionale.

I principi di redazione del bilancio d’esercizio sono fissati in una struttura denominata “Framework”.

Il Rendiconto Finanziario (“Statement of Cash Flow”)

Il prospetto di Rendiconto Finanziario (Statement of Cash Flow) è lo strumento contabile con cui si rappresenta la situazione finanziaria aziendale in un dato esercizio, e quindi vi viene rappresentato il Capitale Circolante Netto e la liquidità aziendale e le sue variazioni.

In particolare:

  • riporta informazioni sulle variazioni in termini di liquidità di cassa o equivalenti alla cassa (“Cash equivalents”) in un dato esercizio. Ai fini degli IAS per le PMI i “Cash equivalents” sono investimenti a breve, particolarmente liquidi (che possano essere convertiti in cassa in 3 mesi) che servono a coprire esigenze di brevissimo periodo e non anche per investimenti o altri scopi;
  • i risultati intermedi di cash flow sono classificati per aree, come avviene nello schema di Rendiconto Finanziario di cui al nuovo art. 2125-ter c.c, ed ognuna di queste aree determina diverse configurazioni di cash flow: l’area dell’attività operativa (“operating”), cioè quella propria del core business dell’impresa, l’area dell’attività di investimento (“investing”) con i flussi generati dagli investimenti e dismissioni materiali ed immateriali, oltre che finanziarie e l’area finanziaria (“financing”) che riporta il risultato in termini di flussi finanziari generato da entrate ed uscite di liquidità di capitale proprio o di terzi. Ad esempio, tra i flussi finanziari vanno riportati gli incassi derivanti dall’emissione di azioni o altri strumenti rappresentativi di capitale, i pagamenti agli azionisti per acquistare o liberare le azioni della società, gli incassi derivanti dall’emissione di obbligazioni, prestiti, cambiali, mutui e altri finanziamenti a breve o a lungo termine, i rimborsi di prestiti, i pagamenti effettuati per ridurre le passività relative a un leasing finanziario.
  • è prevista la possibilità di scegliere se utilizzare il metodo diretto o indiretto di costruzione del prospetto;
  • gli interessi pagati e gli interessi e i dividendi riscossi possono essere “operating”, “investing” o “financing”;
  • i dividendi pagati possono essere “operating”, o “investing”;
  • i flussi della gestione fiscale sono considerati operativi a meno che non siano specificamente identificati come frutto di attività di investimento o di attività finanziarie;
  • eventuali investimenti (non liquidi) e le transazioni finanziarie relative (ad esempio immobilizzazioni acquisite a debito) vanno distintamente indicati;
  • devono essere riportati i componenti delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti e deve essere riportata la riconciliazione dei valori del rendiconto finanziario con le voci equivalenti esposte nello stato patrimoniale;

La Nota Integrativa (“Notes to the Financial Statements”)

La Nota Integrativa sono parte integrante del bilancio e dei suoi prospetti per come li abbiamo visti. Per tutte le informazioni presentate nel Balance sheet, nell’Income statement e nei Cash flow statement vanno portati i riferimenti incrociati presenti in nota integrativa se rilevanti e laddove sia possibile.

La Nota Integrativa fornisce addizionali sugli importi dei prospetti contabili e questi sono le informazioni che vi devono essere riportate:

  1. una dichiarazione di compliance con gli IFRS per PMI (IFRS for SMEs);
  2. le politiche di bilancio;
  3. le stime e le valutazioni contabili più rilevanti
  4. le informazioni non presentate nei prospetti principali ma richieste dagli IFRS per Pmi.

In base agli IAS/IFRS per le PMI la Nota Integrativa si presenta secondo questa sequenza e schema:

  • criteri di redazione (ad esempio, appunto: IFRS per PMI);
  • sommario delle politiche più significative utilizzate nella redazione, ad esempio le fonti più importanti per le stime, se presenti;
  • informazioni supplementari di supporto per le voci dei singoli prospetti;
  • altre disclosure;
  • comparazioni con gli importi del periodo precedente.

È necessario l’inserimento di ulteriori informazioni, se l’impresa lo ritiene e laddove sia possibile, relative a cambiamenti di criteri di redazione, politiche o metodi di stima e di valutazioni e informazioni su eventuali requisiti contabili imposti al di fuori da motivi legati agli IFRS.

 

Paolo Battaglia
Dottore Commercialista in Ragusa e ACA Chartered Accountant (ICAEW) a Londra

[email protected]

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