In Italia lo scenario sembra essere un po’ meno cupo per via della forte prudenza delle banche nostrane che non hanno mai concesso credito se non dietro garanzie reali molto prudenti (mutui difficilmente superiori al 70% del valore dell’investimento) e di altri meccanismi imposti dalla legge al sistema bancario che sembrerebbe dover mettere l’Italia a minor rischio rispetto alle bufere che stanno investendo il mondo intero.
E’ anche da notare che le banche (estere) finora fallite sono state banche d’investimento, e non banche ordinarie che lavorano con i depositi. Queste banche d’investimento investono denari presi, a loro volta, in prestito, per cui questi istituti finanziari si ritrovano un rapporto debito/equity molto più alto delle banche c.d. “ordinarie”. Se chi presta loro denari non intendesse continuare a rinnovare loro i prestiti, queste banche si potrebbero trovare presto in crisi di liquidità. Quando poi si ritrovassero ad aver investito in obbligazioni spazzatura, come quelle legate ai mutui sub-prime, la crisi di liquidità diventerebbe anche crisi di solvibilità.
A tutt’oggi la situazione non è facilmente prevedibile, perché nulla si conosce su quanti saranno effettivamente i crediti che non verranno onorati, e, come sempre accade nei mercati mobiliari ed immobiliari, la fiducia e le previsioni delle tendenze, paradossalmente, determinano le tendezze stesse. Al momento non si è in grado di sapere quali saranno le reali perdite del sistema bancario una volta che si saranno vendute le case poste a garanzia dei crediti. Di certo si può immaginare che non saranno in grado di recuperare il capitale investito. E siccome questi titoli cartolari fanno paura (fa paura l’idea che non valgano niente o poco), tutti gli istituti finanziari e non, che in questi anni hanno investito in questi titoli, vedono il loro valore sul mercato abbassarsi preoccupantemente. Si sta generando una crisi diffusa di fiducia che sta portando imprese e famiglie a rivedere le proprie decisioni di spesa, generando le premesse di una recessione globale.
Questa è una fase in cui i problemi sembrano attenere alla sfera prettamente finanziaria, ma gli effetti sul sistema economico dell’economia reale, quella delle imprese e delle famiglie, spiegherà tutte le sue conseguenze nei mesi a venire, e si parlerà, probabilmente, con sempre più insistenza di una delle situzioni meno auspicabili in economia: la recessione…
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Paolo Battaglia - author
Paolo Battaglia, è laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Messina, con Master in Business Administration presso la Central Connecticut State University, ICAEW Sustainability Certificate, IIEEL Certified ESG Professional (CESG Pro-Associate Level), Dottore Commercialista, Revisore Legale e ICAEW Chartered Accountant (Institute of Chartered Accountants in England and Wales), membro della ICAEW Financial Reporting Faculty e della ICAEW Corporate Finance Faculty, con 25 anni di esperienza in Italia e all’estero nel guidare la crescita organizzativa, finanziaria e i processi aziendali delle PMI.
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